tag:blogger.com,1999:blog-251855852024-03-08T00:07:49.518+01:00At the final moment I cried(I always cry at endings)Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.comBlogger125125tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-30254086853962159272020-12-31T09:30:00.021+01:002020-12-31T09:30:02.135+01:00In perfect harmony<p><br /></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibjfHnpwtE3XWcs83DA_k3zmb9hujgsNwjnrareSaZYvPDbhT9uNqVSnUzp0_8lxGJy1oDCkKL_a95VHfKB08ZQZgmw5IYRjIXYTgSw5kijyujfTtuwkhstglwaLRyBf8MgAVl/s960/meme.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="796" data-original-width="960" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibjfHnpwtE3XWcs83DA_k3zmb9hujgsNwjnrareSaZYvPDbhT9uNqVSnUzp0_8lxGJy1oDCkKL_a95VHfKB08ZQZgmw5IYRjIXYTgSw5kijyujfTtuwkhstglwaLRyBf8MgAVl/w400-h332/meme.jpg" width="400" /></a></div><br /> <p></p><p>E così siamo arrivati alla fine del peggiore anno della nostra vita, e non ho alcun dubbio nel dire che probabilmente è realmente così. Fra poche ore i telegiornali si riempiranno con le immagini dei primi capodanni nel mondo, e per una volta non saranno le grandi feste oceaniche in Australia, o in nessun altro posto dall'altra parte del mondo. </p><p>Eppure ho deciso di fotografarlo questo ultimo giorno dell'anno riesumando un oggetto del passato, "Il Blog", che però ha un pregio rispetto all'infinito fluire di facebook e similari: niente va perso, anche se è quasi tutto imbarazzante dato che allora come oggi non sono capace granchè di scrivere. Prima di tutto una consapevolezza, l'anno peggiore della mia vita è stato infinitamente migliore del migliore degli anni di gran parte dell'umanità. Sono stato chiuso in casa per mesi, costretto a rinunciare a tante passioni, messo davanti alla scelta tra la salute fisica e quella mentale, ma questo significa che:</p><p></p><ol style="text-align: left;"><li>Ho una casa. Ed è bella, ben riscaldata quando fa freddo, ben climatizzata quando fa caldo, con tanto spazio per stare da soli quando voglio, ma soprattutto condivisa con gli amori della mia vita. E' tutto quello che mi serve per resistere a quello che mi riserva l'anno successivo all'anno peggiore della nostra vita.</li><li>Non solo a 40 anni posso coltivare il lusso di avere delle passioni, ma ho avuto la fortuna che ad alcune di queste ho potuto coltivarle ANCHE quest'anno. Certo, è stato il mio primo anno senza concerti dal 1997, ma ho ascoltato moltissima musica. L'anno scorso, secondo l'immortale e fedelissimo <a href="https://www.last.fm/user/krapp79it/listening-report/year">last.fm</a> ho ascoltato 3200 pezzi, per un totale di quasi 200 ore di musica. Sono curioso di vedere le statistiche di quest'anno, ma penso che saranno molte di più. Di sicuro sono tornato ad ascoltare musica "on air" e non solo in cuffia, e ogni volta mi sembra una cosa bellissima sentire una stanza che si "riempie" e vibra di musica. E non importa se il nuovo disco dei Pumpkins mi sembra più inascoltabile della colonna sonora della Principessa Sofia, è stato comunque un anno pieno di dischi meravigliosi. Ah, il mio tennis non era così solido da almeno 25 anni, ossia da quando gli allenamenti erano praticamente tutta la mia vita intorno ai 15 anni. Obiettivo 2021: Fare qualche torneino, se la pandemia lo permetterà. E recuperare quel concertino di Benvegnù annullato agli inizi di marzo, già che ci siamo.</li><li>Sono sano fisicamente. E credo di esserlo abbastanza anche mentalmente, nonostante tutto, nonostante mi renda conto che non riesco ad avvicinarmi a nessuno senza pensare che potrebbe essere un gesto di cui potrei pentirmi tra 15/20 giorni. Sono sano, e lo sono tutti i miei cari. </li></ol><div>A questi tre capisaldi però, non posso non aggiungere che da un punto di vista professionale, mi sento soddisfatto come non succedeva da tempo. E questo soprattutto grazie a tutto quello che si è scatenato a seguito della pandemia, posso dire che, anche se è stato un anno di iperlavoro, non è stato solo "spalare merda per non affogare", ma anzi posso dire che abbiamo raggiunto risultati che solo un anno fa era impossibile anche solo immaginare. Se ripenso ai primi due mesi di lockdown, passati quasi interamente ad implementare le procedure necessarie a lavorare in smart working in maniera efficace, non posso che battere una pacca sulle mie (fragili) spalle e dirmi che è stato davvero una buona annata.</div><div><br /></div><div>Io non so cosa scriverò tra un anno, probabilmente ci vorranno altri 5 anni prima di ritornare su questo blog, ma di sicuro quando tra 10 anni leggerò queste righe, vorrei che il me stesso del futuro sapesse che, pur tra mille difficoltà, questo 2020 ha avuto momenti di grande felicità, sia tra le quattro mura domestiche, sia condivisa (OCCUPY RIVA DI UGENTO su tutte).</div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/1fh5yIosSDw" width="320" youtube-src-id="1fh5yIosSDw"></iframe></div><br /><div><br /></div><p></p>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-39938884418280233152015-03-17T22:53:00.005+01:002015-03-20T17:50:59.629+01:00The Rise and Fall of a Roman CircleSi dice che quando cadde l'Impero Romano d'Occidente i contemporanei non si siano accorti dell'evento storico, e hanno continuato a considerare Roma come la capitale di un impero che nei fatti non c'era già più. Come se il fatto stesso che esistesse Roma implicasse che esistesse l'impero.<br />
Per me è più o meno la stessa cosa con il Circolo degli Artisti, deposto, pardon sequestrato e chiuso al termine di una serie di eventi che ne avevano causato un progressivo declino. L'idea che possa esistere una Roma senza Circolo degli Artisti è per me inimmaginabile, è un concetto quasi astratto. A Roma c'è il Circolo degli Artisti, come c'è la Fontana di Trevi o a Parigi c'è la Torre Eiffel.<br />
Per carità, la capitale sarà piena di posti dove si può ascoltare musica per tutti i gusti, ma il Circolo era semplicemente il posto dove le vite dei musicisti si incrociavano con le vite degli ascoltatori entrando a far parte della storia personale delle persone che lo animavano. E questo sia nelle serate più deserte sia in quelle affollatissime dove il concerto era solo una scusa per passare il post a bere nell'accogliente giardino. Un giardino dove qualche temerario un'estate decise di costruirci una piscina, e che appunto durò lo spazio di un'estate prima di essere cementata e consegnata ai ricordi e agli aneddoti. La prima volta in assoluto che andai al Circolo, per dirne una, arrivai così in ritardo che il concerto dei Calibro 35 era già finito...ma finii la serata a prendermi una birra con l'allora chitarrista di Benvegnù, e nel giardino gigioneggiava il bassista degli After. Era la vigilia del primo maggio, e il circolo era il posto dove l'anima del rock indipendente italiano andava a sentirsi importante prima del giorno in cui avrebbero suonato alle 4 del pomeriggio davanti ad una folla arrivata lì solo ed esclusivamente per Vasco Rossi. Al concerto dopo ero preparato all'impossibilità di parcheggiare dalle parti di via casilina, e arrivai così puntuale che passai un'ora da solo ad aspettare qualcuno che conoscessi e un'altra ora ad aspettare che la band iniziasse a suonare, ma quella serata era solo l'inizio della mi storia con il Circolo. Una storia fatta di concerti e momenti meravigliosi che preferisco non citare dato che ogni volta che varcavo quella porta c'era sempre un momento speciale che poteva rimanere impresso nella mia mente. Ironia della sorte, l'ultima volto che ho visto quel cancello era chiuso, una serata di luglio in cui lo andai a salutare per l'ultima volta prima di lasciare una città che non avevo mai amato se non per quel circoletto ai margini del Pigneto. E ora, a quanto pare, quelle porte sono chiuse per tutti, chissà se definitivamente...la speranza è che quello spazio non rimanga abbandonato ma possa fiorire ad una vita, magari diversa, ma che sappia accogliere sia gli artisti che quelli che di arte si nutrono.<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/gT-CN17Jsrg" width="420"></iframe>
(Non posso fare a meno di pensare che Emidio Clementi abbia scritto la sua "Fausto" al termine di questa memorabile serata)Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-14163351902426618122014-09-21T23:12:00.001+02:002014-09-22T09:31:50.863+02:00The last of the rockstarRispolvero questo Blog perchè sono stato stuzzicato da qualcosa che non avveniva da moltissimo tempo: un evento musicale che facesse discutere un po' di miei contatti su facebook.<br />
L'evento in questione è l'uscita del nuovo disco degli U2, e lasciatemelo dire, il fatto che questo sia un argomento già vecchio dopo neanche due settimane dall'uscita del disco mette in luce un punto fondamentale: non è più tempo per la musica come l'abbiamo intesa quando eravamo ragazzini, quando un nuovo CD della band che amavamo era un punto fermo che ci accompagnava per mesi, ogni nota catalizzava la nostra attenzione alla ricerca di chissà quale significato salvifico e messianico che custodivamo gelosamente per noi e che al massimo condividevamo un anno dopo nel momento del concerto. Oggi, tre ore dopo la deposizione coatta nelle nostre libreri itunes delle 11 tracce c'era già sul web una tale mole di opinioni scritte che neanche un anno dopo la pubblicazione di Joshua Three.<br />
Ma quello che voglio fare non è parlare di questo disco, un po' perchè l'ho ascoltato una sola volta in modo sostanzialmente disinteressato, un po' perchè non è un argomento interessante in se. Quello che mi interessa capire, o almeno provare a farlo, è come siamo arrivati a questo punto, e sopratutto da quando: Where (o meglio ancora when) did it all goes wrong?<br />
E allora se proprio devo provare a fissare una data, beh, non posso che fissarla in quegli anni che anticipano l'uscita di All That You Can't Leave Behind, il disco che molti indicano come l'inizio della definitiva parabola discendente di una band che negli anni '80 era stata creatrice di un suono e di uno stile personalissimo, negli anni '90 aveva provato (con più o meno successo) a seguire il suono di moda in quegli anni per restare al centro della scena musicale, e che nel nuovo millennio si è semplicemente arresa al fatto che il rock era destinato ad essere superato dalla storia. Ma si sa, i geni vedono le cose prima degli altri, e così gli U2, al termine di una delle canzoni più intime e piccoloborghesi che hanno mai scritto (Kite), piazzano un finale lapidario e che sembra buttato lì senza troppo criterio:<br />
"The last of the rocks stars<br />
When hip-hop drove the big cars<br />
In the time when new media<br />
Was the big idea<br />
What was the big idea"<br />
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Ora, io non so se questo pezzo vi piacque all'epoca o magari lo rivalutate oggi che avete 15 anni di più e portate i vostri figli sulla spiaggia a giocare con l'aquilone, ma quello che è assolutamente evidente è che Bono abbia previsto con incredibile lucidità quello che è successo negli anni successivi, e l'ha fatto con dei versi scritti dopo un'ode alle cose piccole ed insignificanti, che sono le uniche cose che non cambiano anche quando le società (e il costume con esso) mutano o addirittura si rivoluzionano. E qui vengo al punto, che poi è il punto fondamentale: in questi anni che ci separano da ATYCLB è avvenuta la più grande mutazione del gusto e delle abitudini d'ascolto nel mondo della musica di massa mai avvenuta dai tempi dell'invenzione del rock sul finire degli anni '50. Così come allora il rock divenne l'interprete totale della (contro)cultura, facendo diventare improvvisamente vecchio tutto quello che c'era stato fino ad allora, ora dobbiamo rassegnarci che la musica che rappresenta il presente non potrà più essere il rock, ma sarà quel miscuglio fervido di idee, contaminazioni, inbastardimenti, ferocia e fame che è oggi il rap (o in qualunque modo lo vogliate chiamare, e il fatto che non abbia un nome preciso è indice di qualcosa in fortissimo movimento a differenza delle cristallizatissime strutture del rock), e che noi con tutti gli sforzi che possiamo provare a fare, non potremo mai davvero capire. Pensateci, è esattamente la stessa situazione in cui si sono trovati i nostri nonni che, non solo non hanno mai capito Bob Dylan o in Jimi Hendrix, ma non riuscivano a capire che neanche i più popolari Dik Dik o Equipe 84 ascoltati dai nostri padri.<br />
Mi piacerebbe avere il tempo di fare un'analisi molto più approfondita di questo tema, che nasce dall'osservazione del fatto che ai concerti rock vedo sempre meno gente giovane per arrivare alla conclusione che sopratutto il rock è oramai una faccenda riservata ad una fascia ristrettissima di popolazione mondiale: bianchi benestanti tendenzialmente maschi. Ma ehy, stiamo parlando dello stesso target dei prodotti Apple! E così gli U2, che restano sempre dei geni (vedi sopra), questa volta invece che 5 versi rassegnati hanno provato a trovare una soluzione per invertire la rotta della storia, per trovare un modo per tornare ad essere significativi e rappresentativi nel mondo musicale, dimenticando che oramai, anche l'ultimo disco di quello che è il più importante gruppo della storia recente del rock (i Radiohead) è stato un fenomeno marginale e marginalizzato all'interno dei grandi numeri di una musica oramai completamente differente. E per farlo si sono rivolti a quella fascia di mercato a cui ancora possono sperare di rivolgersi.<br />
Ce l'hanno fatta? Ovviamente no, anche perchè non avevano davvero alcuna speranza di farcela, perchè contro la storia non si può andare, si può solo provare a fermare il declino. I romani hanno creato un impero ad oriente rinunciando alla culla dello splendore originario e sono sopravvissuti altri mille anni, la domanda da porre oggi è : per quanto tempo riuscirà a sopravvivere ancora questo vecchio e degradato impero che è il rock made in 2010s ?Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-76958895093238773852011-07-26T18:27:00.002+02:002011-07-26T18:37:13.200+02:00Elenco delle cose che avrei voluto fare a Roma...e non ho fattoFare la via Appia antica in bicicletta<div>Dare un appuntamento ad una ragazza a campo dei fiori</div><div>Iscrivermi ad un corso che a Bari non c'è (tipo tecnico del suono)</div><div>Rimorchiare una turista</div><div>Conoscere le viuzze di Trastevere come le mie tasche</div><div>Frequentare il cineclub Detour</div><div>Amare la città</div><div>Entrare a cinecittà</div><div>Conoscere Morissey</div><div>Vedere un concerto di Morissey</div><div>Essere felice</div><div><br /></div><div>(anche questo elenco verrà aggiornato prima che sia troppo tardi)</div><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-68223662748590024062011-07-25T20:25:00.003+02:002011-07-26T18:27:37.953+02:00Elenco delle cose che avrei voluto fare a Roma...e ho fattoDiventare un frequentatore abituale del circolo degli artisti<div>Fare il lungotevere in bici</div><div>Andare ai castelli</div><div>Vedere i Notwist dal vivo</div><div>Saper distinguere una buona carbonara da una così così</div><div>Sapermi orientare a San Lorenzo</div><div>Avere una trattoria di fiducia</div><div>Fare trasferte all'estero</div><div><br /></div><div>(verrà aggiornato man mano che mi verranno altre in mente)</div>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-50173780842880303462009-09-05T09:36:00.003+02:002009-09-05T09:58:13.110+02:00"Per sempre" (che fondamentalmente è uguale a "mai")<div style="text-align: left;"><a href="http://www.anobii.com/books/L_amore_degli_adulti/9788807814860/01f9db377408cd406d/" title="More about L' amore degli adulti"><img src="http://image.anobii.com/anobi/image_book.php?type=1&item_id=01f9db377408cd406d&time=0" title="More about L' amore degli adulti" alt="More about L' amore degli adulti" style="padding: 5px;" /></a><br /></div><br />La prima volta che ho sentito parlare di questa raccolta di racconti risale a circa di dieci anni fa, probabilmente in occasione della sua ristampa in edizione economica. In quel periodo quelli che vivevo erano l'esatto contrario degli Amori degli adulti, eppure ricordo perfettamente che il titolo del libro mi colpì moltissimo, complice anche una recensione di Ivano Fossati che all'epoca stavo scoprendo come cantautore e che oggi compare in quarta di copertina.<br />Per anni ho dimenticato questo libro, che è ricomparso magicamente seguendo i meccanismi della navigazione libera tra blog, social network e così via.<br />Nel frattempo queste magnifiche storie non sono invecchiate, mentre sono invecchiato io, ed è stato un po' come quando da bambini si diceva alla cuginetta di 10 anni più "Aspettami, che quando cresco ti sposo". Solo che la cuginetta non ha aspettato, è inevitabilmente invecchiata, mentre i protagonisti di queste storie mi hanno pazientemente aspettato in attesa che iniziassi a vivere anche io gli amori degli adulti. Che non sono meno intensi, meno distruttivi, meno portatori di felicità, gioia, malinconia e pazzia di quelli degli adolescenti, anzi, in queste storie ci sono momenti di vera disperazione (Il redattore), attese infinite (L'amore degli adulti), condivisione (Molonat), solitudine (Un uomo perbene), cambi repentini di vita (Un segreto), e tutta l'ampia gamma di sentimenti che un amore può portare.<br />L'unica vera differenza è che questi personaggi vivono l'amore come una esperienza non nuova, qualcosa che hanno già affrontato in passato, e qualunque sia il loro coinvolgimento nelle storie d'amore che stanno vivendo non hanno mai quella sensazione tipica dell'innamoramento adolescenziale che l'altro sia "tutto, dappertutto e per sempre". Questo confronto ha sicuramente il suo apice in "Formitrol", simbolicamente messo in coda alla raccolta, e che come in un viaggio nel tempo da una seconda occasione ad un uomo oramai maturo di rivivere una storia d'amore che non aveva avuto il coraggio di prendersi quando era adolescente. Che è un po' quello che è avvenuto tra me e questo libro, che probabilmente non è un capolavoro assoluto, ma è uno di quelli che mi resterà a lungo addosso.<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/knbmSZMOS1k&hl=it&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/knbmSZMOS1k&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-14473655455675687682009-02-07T19:09:00.002+01:002009-02-07T19:14:11.067+01:00Indovina chi non è venuto a cena oggiNon riusciva a toglierselo dalla mente: nonostante tutto l’impegno che ci mettesse, il tempo impiegato in tutte le possibili attività che le si presentavano davanti, le ore spese in compagnia di amici, il suo ricordo le faceva ancora un male cane.<br />Rosa era riuscita ad arrivare alle soglie dei cinquant’anni, con due matrimoni e un grande amore alle spalle, convinta di non aver mai sofferto per davvero. Aveva la sensazione che le cose più brutte che agli altri capitavano le erano state risparmiate, e che le sofferenze che la vita le aveva riservato erano l’inevitabile prezzo che tutti gli uomini dovevano pagare in cambio delle possibilità che gli venivano offerte. Non c’era nulla di irrazionale ed inspiegabile nella sua vita, guardando al suo passato remoto e recente tutto sembrava avere una spiegazione, una motivazione, sentiva che ogni singolo evento della sua vita non potesse mancare senza che questo significasse rinunciare ad una parte profonda di se. <br />Questo fino all’arrivo di quel cane bastardo, arrivato davanti a lei con occhi tristi e feriti, e andato via senza una ragione. O perlomeno senza una spiegazione sufficientemente razionale in grado di farle accettare la sua assenza.<br />Con i suoi uomini Rosa aveva sempre parlato tanto, tantissimo, fino a conoscerli così profondamente da arrivare a smettere di amarli. La morte del suo secondo marito era l’esempio perfetto di come lei aveva vissuto i suoi sentimenti durante tutta la sua vita. Più vecchio di lei di vent’anni, aveva sempre saputo che sarebbe morto lasciandola vedova piuttosto giovane, ed era riuscita con metodo scientifico ad amarlo ogni giorno di meno dal giorno in cui lui si era ammalato, una malattia lenta e degenerativa, ma che le aveva permesso di abituarsi in maniera perfettamente razionale all’inevitabile fine.<br />Non avevano smesso di parlare, di starsi vicini uno all’altro, continuavano a condividere idee, svaghi e ricordi: lei era una donna incapace di tradire e ferire, e mentre all’esterno continuava ad avere un atteggiamento affettuoso e quasi materno, dentro di lei lavorava affinché la morte non arrivasse a sconvolgere nulla del suo equilibrio. In effetti l’appartamento nel quale abitava da sola già da qualche anno non aveva nulla ne’ di quei musei alla memoria costruite da persone un tempo felici che avevano perso qualcuno di caro ed erano diventate maniache dei loro ricordi, ne’ di quelle case ridotte a squallide topaie da sopravvissuti che non avevano retto il peso del dolore. Era un appartamento abitato e tenuto con cura da una persona senza alcuna particolare mania, e dove il senso di pulizia che emanava invece di inquietare ispirava una certa serenità e piacere di vivere rimasto intatto nonostante il passare degli anni. Non che Rosa non soffrisse per la perdita, o non avesse passato nottate di disperazione, ma aveva sempre avuto coscienza che queste sarebbero prima o poi finite, e lei sarebbe tornata a vivere.<br />Tutto era razionale, lineare, semplice. Ma tutto era finito ora che non riusciva davvero a capacitarsi di quello che era successo. Si svegliava chiedendosi se qualcosa che avesse fatto lo avesse fatto fuggire, se magari l’ultimo pranzo non era stato di suo gradimento, o se quella sera tornando stanca dal lavoro non era stata sufficientemente affettuosa. Aveva istinti di rabbia verso quel cane, voleva chiamare qualche sua amica e sfogarsi, ma ogni volta si fermava. Non poteva farlo, non si era sfogata con nessuna quando era morto il marito, e dichiarare di stare male per una cosa del genere era troppo da far accettare anche alle persone a lei più care. Chi poteva capire? Chi poteva capirla? Lei, amante del dialogo, dell’intelligenza, della bellezza, aveva dato da mangiare ad un pastore tedesco trovato davanti al suo giardino. Una sera, la sera successiva, per una settimana. Poi l’aveva accarezzato. Coccolato. Portato dal veterinario, ed infine, fatto entrare in casa, e alla fine era diventata una presenza silenziosa e fedele. Per lei era un’abitudine, più che un cane domestico a cui voler bene, non gli aveva neanche dato un nome. Gli dava da mangiare, lo faceva sedere ai suoi piedi mentre leggeva o scriveva la sera. Furono gli ultimi ricordi felici sul suo letto di morte.<br /><br /><br />P.S. Mi dispiace non riuscire più a scrivere sul blog, ma sono troppo impegnato a fare con consapevolezza e precisione scientifica scelte che mi rendono infelice.Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-55892423223676966152008-12-31T17:34:00.004+01:002008-12-31T17:44:55.168+01:00La maestra una volta mi insegnava che non si possono sommare due mele e due pereMi spiegate che senso ha <a href="http://temi.repubblica.it/repubblica-sondaggio/?pollId=1190">confrontare</a> Vasco Brondi con Giusy Ferreri?<br /><br />Comunque <a href="http://www.lastfm.it/user/krapp79it">last.fm</a> sostiene che la canzone più ascoltata da me nel 2008 è questo piccolo quadretto della musica italiana alla fine degli anni '80<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/HT0QwojlNv4&hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/HT0QwojlNv4&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-65339199492315613392008-12-28T16:31:00.008+01:002008-12-28T16:46:45.286+01:00Tentativi di rimettere in moto l'economiaCon l'acquisto l'altra sera del vinile di "Canzoni da spiaggia deturpata" delle Luci della centrale elettrica posso tranquillamente ammettere di avere una nuova inutile e costosa mania.<br />E si, come potete facilmente immaginare, è tutta colpa di una (meravigliosa) ragazza, che dietro suggerimento di un'altra (meravigliosa) ragazza, me ne ha regalato uno per il mio compleanno (Per la precisione, War degli U2).<br />Sto addirittura pensando di vendermi tutti i miei cd per ricomprarli su 33 giri.<br /><br />Qualcuno mi aiuti. O mi trovi una donna prima che sia troppo tardi. (Con tutti i <a href="http://www.youtube.com/watch?v=O6Esanwk37c">rischi</a> a cui posso andare incontro)Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-53067411025705932282008-12-21T17:21:00.003+01:002008-12-21T18:18:59.534+01:00L'età dell'oro ha i giorni contati ?Quest'anno ho ascoltato moltissima musica. Più dell'anno scorso (dove pure ne avevo ascoltata tanta), e di sicuro moltissima più di due anni fa, dove invece ero troppo impegnato a viaggiare su e giù per l'italia per ascoltare davvero qualcosa. E fare una classifica dei migliori dischi o delle migliori canzoni mi risulta difficile, perciò per il momento mi limiterò a parlare delle due canzoni che in qualche maniera mi risultano le più significative e rappresentative del 2008: "Il liberismo ha i giorni contati" dei Baustelle e "Golden Age" dei Tv On The Radio. <br />La prima canta la fine del dominio dell'occidente, la fine del capitalismo così come lo conosciamo, la fine di tutti i simboli e conquiste sociali dal dopoguerra in poi ("Vede la fine nei sacchi dei cinesi, nei giorni spesi al centro commerciale, nel sesso orale, nel suo non eccitarla più"). E' una canzone che è riuscita a cogliere i germi della fine quando ancora non era evidente a tutti, e i Baustelle in questo sono stati profetici, più di tanti economisti e professori.<br />E dall'altra parte c'è una canzone altrettanto visionaria, una canzone che sembra parlare di quell'america che in qualche maniera è riuscita a dare una nuova speranza al mondo occidentale, l'america di Obama è quella che può cantare ancora <br />"The age of miracles.<br />The age of sound.<br />Well there's a Golden Age.<br />Comin' round, comin' round, comin' round!!!! ".<br /><br />Aspettiamo l'anno prossimo per vedere quale delle due facce del 2008 prenderà il sopravvento.<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/5AetpvPofB8&hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/5AetpvPofB8&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/hCcEg0tok8o&hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/hCcEg0tok8o&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-10303977817982391142008-12-20T15:32:00.003+01:002008-12-20T19:55:51.447+01:00Ma a cavriago nascono solo geni?http://pdcavriago.blogspot.com/2008/12/chiudiamo-i-rubinetti-verso-roma.html<br /><br />Io mio figlio lo faccio nascere lì, chissà che non avvenga il miracolo<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/bq-5P6dZL74&hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/bq-5P6dZL74&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-32519998429694140762008-12-11T09:48:00.003+01:002008-12-11T09:50:03.041+01:00I no che aiutano a crescere- Non posso avere un ragazzo più sensibile di me<br />- Ma così escludi il 99% della popolazione maschile!<br /><br />(Ovviamente la risposta è rimasta nella mia testa, ma entrerà di sicuro nel mio prossimo best-seller. Spero vivamente che lei si riconosca)Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-21656163160440521452008-12-06T20:22:00.002+01:002008-12-06T21:26:01.223+01:00Una città senza ironia e senza malinconiaLa frase del titolo mi è stata citata qualche giorno fa da un professore durante il <a href="http://www.festivalinnovazione.puglia.it/">festival dell'innovazione</a> tenutosi a Bari la scorsa settimana. E' una frase che mi sento di condividere interamente, non per niente il barese raramente va d'accordo con un napoletano, visto che quella città è nota per lo spirito profondamente ironico della sua popolazione, nonchè un tono di malinconica poesia che si respira tra i suoi vicoli.<br />Malgrado tutto, io sono barese, e sono un barese malinconico, e capace di vedere l'ironia nell'orgoglio di vivere in una città che, malgrado tutto ci sta provando dalla rinascita del Petruzzelli, ad un'attenzione per la mobilità sostenibile e alle questioni ambientali degni di una città europea moderna. Una città che oggi avrebbe dovuto festeggiare, ma i festeggiamenti, ne sono certo, sono solo rimandati di pochi mesi.Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-6665954139491600722008-11-19T20:18:00.002+01:002008-11-19T20:32:36.168+01:00Spiegatemelo come ad un bambinoRiassumiamo: A seguito di una mostruosa crisi di liquidità, il sistema bancario mondiale è entrato in forte crisi. Il che vuol dire, tra le altre cose, che le banche non hanno più soldi da prestare alle imprese. Le conseguenze sull'economia reale sono quindi immediate: impossibilità di pagare gli stipendi e le commesse, aziende che falliscono ecc. Fin qui tutto chiaro,fine del riassunto.<br /><br />Ma mi spiegate perchè lo stato, sosterrà le banche con soldi liquidi, nella speranza che questi milardi vengano quindi rigirati alle imprese sotto forma di credito bancario?<br />Non sarebbe stato più intelligente creare un fondo statale modello Cassa depositi e prestiti a cui le aziende in difficoltà potevano accedere, a seguito della verifica di requisiti minimi?<br />Cioè, ora immaginiamo una banca che, grazie al sostegno statale riesce a tornare a galla. Secondo voi quanto sarà disposta a riprestare quei soldi ad una azienda che, in un periodo di recessione che questo, avrà altissimi rischi di fallire? Probabilmente quei soldi preferirà tenerseli in cassa, in attesa di tempi migliori.<br />E invece cosa c'era di meglio di un fondo apposito per il sostegno allo sviluppo? E' una proposta così assurda/sbagliata? Se c'è qualcuno laureato in economia mi sa spiegare cosa c'è che non va in un sistema di finanziamento diretto alle imprese da parte dello stato?<br /><br />Sono in attesa.Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-82490367999179696492008-11-03T10:01:00.002+01:002008-11-03T10:06:40.904+01:00Sarà vero, dopo un campione di formula 1 nero un Presidente nero, non mi par vero<object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/kC_cvtqh0KE&hl=en&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/kC_cvtqh0KE&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/GzyA_BhYK-0&hl=en&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/GzyA_BhYK-0&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/jjXyqcx-mYY&hl=en&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/jjXyqcx-mYY&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-6389769158218810802008-10-12T17:00:00.004+02:002008-10-13T20:09:20.173+02:00Indie o neo-stilnovista?Il motivo per cui ho amato "Alta Fedeltà" non è tanto per il fatto che parli della passione per la musica, quanto per come Nick Hornby sia riuscito a descrivere in maniera così perfetta il rapporto che lega la nostra musica alle donne della nostra vita. A spiegare come, per persone come me, qualunque ricordo importante avrà sempre due costanti: un nome di donna e il titolo di una canzone. E come le canzoni nessuna donna sarà mai dimenticata. E così per i quattordici anni c'è V. e Lucio Battisti. Per i 16 A. e Grignani. Per i 17 Guccini e M. E poi i primi anni di università, D. e gli U2 (prima) e i Pumpkins (dopo).<br />E poi c'è stata There is a light and It never goes out, la canzone che è la messa in musica di come noi emuli di Rob Fleming vediamo le nostre donne: angeli salvifici in grado di dare senso e compiutezza alle nostre vite.<br />La donna a cui diciamo "Take me out tonight" è quella che ci ha preso dal fondo, nel momento più sporco e fallimentare della vita, ha visto in noi qualcosa che non vedevamo neanche più noi stessi, e ci ha concesso la sua capacità di vivere. "Take me out tonight, where there's music and there's people, and they're young and alive". Eravamo vecchi, la vita non aveva più nulla da offrire, ma anche solo avere lei in macchina ci fa venire voglia di vivere di nuovo. Di sentirsi parte del flusso vitale. Di volere vivere, divertirsi, sentirsi di nuovo giovani.<br />In quella macchina il mondo è di nuovo qualcosa da conquistare, e per di più facilmente, "I never never want to go home", perchè tornare a casa , quando fuori c'è solo una promessa di gioia? "Because it's not my home, its their Home, and I'm welcome no more", non c'è altra casa dove andare a parte quell'automobile e le due persone dentro che potrebbero vivere l'intera vita così. E morire schiacciato da un autobus a due piani è un modo di passare tutta la vita insieme, nell'unico posto in cui si è stati felici, "To die by your side, is such a heavenly way to die", e non importa che sia per un "ten-ton truck" o alla fine di una lunga vita insieme. "To die by your side Well, the pleasure - the privilege is mine", è una frase che può essere detta tanto da un vecchio alla sua compagna di vita quanto in una macchina lanciata nel cuore della notte, è una frase che scavalca il tempo ed è il modo più romantico con cui in una canzone pop è stato mai chiesto ad una donna di passare il resto della propria vita insieme.<br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/INgXzChwipY&hl=en&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/INgXzChwipY&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/iGNN2L-Wh5I&hl=en&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/iGNN2L-Wh5I&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-39709846115408276852008-10-04T14:25:00.007+02:002008-10-04T15:23:15.835+02:00You shall know my summerCon il ritorno dall’Irlanda si è concluso definitivamente il periodo estivo. C’è chi è tornato nei posti dove vive, chi è tornato a Bari, e chi ha scelto l’inizio dell’anno lavorativo per abbandonare per sempre la vita da single. Sarà un anno difficile, all’orizzonte una crisi economica che prima o poi finirà per condizionare le vite quotidiane di ognuno di noi, e qui come al solito nessun appiglio emotivo stabile a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Ogni sorriso, ogni risata, ogni abbraccio, ogni gesto d’affetto continuo a dovermelo conquistare sera dopo sera, impegnandomi per non cedere allo tristezza da precarietà perenne.<br />Ma è stata un bella estate, ricca di viaggi, musica e regali, ed è a questa che voglio pensare oggi per fissarne i momenti più belli:<br />Il concerto degli After a Torino sotto il diluvio <a href="http://flickr.com/photos/krapp79/2674198129/">insieme</a> a chi pensavo non avrei più avuto accanto a cantare “Vedova Bianca”. La tre giorni bolognese con la scusa di vedere <a href="http://www.youtube.com/watch?v=wRSq4GZUr3Q">20 frikkettoni</a> svedesi totalmente fuori di testa, in realtà per riscoprirsi amici dopo la giovinezza vissuta insieme. Voltarmi durante il concerto degli Interpol e vedere una delle più <a href="http://suitcasebestfriend.blogspot.com/">belle e luminose</a> ragazze che abbia mai avuto occasione di conoscere. Riconoscerla, e avere il piacere di scambiare due chiacchiere. E ancora gli After per l’addio al celibato di un piccolo grande uomo con cui mi sarebbe piaciuto condividere la giovinezza nella stessa città (Ale, sarà per un’altra vita). E il weekend sul pollino, tra magnifici e magnifiche fotografi/e. Paolo Benvegnù che mi guarda, mi riconosce e mi <a href="http://flickr.com/photos/piumarossa/2838628063/">abbraccia</a>. Condividere un <a href="http://www.youtube.com/watch?v=br-wWKDCSik">concerto</a> con un nuovo amico e due incantevoli ragazze conosciute sul luogo. La bella chiacchierata in macchina durante il ritorno. Perdersi a <a href="ttp://www.new.facebook.com/album.php?aid=26740&l=62fb7&id=71204972">Troia</a> in provincia di foggia alle 2 di notte. Vedere Carolina diventare sempre più bella, e commuoversi stupidamente davanti ad uno schermo alla notizia della mamma che ha consegnato la tesi di laurea. <a href="http://www.new.facebook.com/photo.php?pid=773457&l=1caae&id=712049720">Deborah e Alessando</a>, due persone in grado di rendere il mondo un posto miglore, felici come bambini quando gli diciamo che abbiamo portato del “vino vero” dall’Italia. Il <a href="http://flickr.com/groups/778681@N21/">matrimonio</a>, Ale, Cora, la Cupola e le coppole, Ludo, la chiacchierata notturna in versione gita da liceo, una ragazza meravigliosa come al solito impegnata, crepès. “L'esperienza è analogica, il racconto digitale”, il libro degli antichi, la sky road, l'autostop, le pecore, la poesia, la nostalgia, i e le ventenni, l'anziana americana supporter di Obama. Il tatuaggio di Deb. Deb. Godel, Escher e Bach. Glen Hansard e Marketa Irglova. "Mary Moechroi". Insomma <a href="http://www.new.facebook.com/album.php?aid=33393&l=6fa7c&id=712049720">L'irlanda</a>.<br />Le luci della centrale elettrica alle <a href="http://flickr.com/photos/krapp79/2624333140/">manifatture Knos</a> di Lecce. “Ciao, ma tu eri a vedere le luci della centrale elettrica a Lecce?” detto a Ferrara da un ragazzone diciottenne pieno di vita. “Ciao, ma tu sei Krapp?” “Krapp, vero?” “Ciao Krapp”. Deb che si sforza di non chiamarmi Krapp in Irlanda. E i ragazzi di <a href="http://www.anobii.com/krapp/books">anobii</a>, tutti fantastici e gentili, tra le cose migliori che mi sono successe negli ultimi tempi.<br />I nitriti dopo la carne di cavallo a Santeramo. E finire con le chiacchiere fino a mattino con Roberta. Preparare la colazione a Roberta. Godersi la cotta senza speranza, col piacere di soffrire un po’ ma non troppo. Godersi il piacere di soffrire.<br />E Californication visto con la mia <a href="http://sunofyork.blogspot.com/">blogger</a> preferita.<br /><br />Pensare ai Cupoli e sentirne la mancanza. Vorrei essere nella vostra vita quotidianamente, dio vi benedica amici miei, prima o poi lo faremo un viaggio insieme, vero?<br />Avrei voluto che quest’estate fosse più piena di vostri ricordi, questo il mio unico rimpianto. Ma rimedieremo :)Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-19795752541877558612008-09-13T17:00:00.004+02:002008-09-13T18:57:59.908+02:00Vent'anniIo quando avevo vent'anni gli Zen Circus non li conoscevo. Ma quando avevo vent'anni non conoscevo neanche le due persone a cui tengo di più oggi. Questo per dire che non sempre la vita a vent'anni è più bella che a trenta. Anzi. Chi lo sostiene non ha vissuto i miei di vent'anni. Oppure i suoi trenta fanno schifo a causa di una scopata per caso ed un anello al dito.<br /><br />In ogni caso, ieri ho visto gli Zen Circus, e nello stesso giorno le due persone in questione mi hanno fatto sentire importante. Questo per dire che ci sono giorni in cui tutto va per il verso giusto, e nonostante tutto andare a dormire con lo stesso senso di vuoto che non provavo da quando avevo, appunto, vent'anni.<br /><br />Il concerto di ieri sera è stato in occasione l'ultimo "evento" dell'estate barese, già cominciano a venire fuori i <a href="http://www.lastfm.it/event/764889">primi</a> <a href="http://www.lastfm.it/event/759386">concerti</a> autunnali e sono davvero curioso di vedere come si svilupperà il programma musicale barese dopo un'estate decisamente soddisfacente, che ha avuto probabilmente il suo apice nel concerto a Polignano di Paolo Benvegnù. Sarebbe bello ad esempio che cominciassero ad arrivare anche artisti stranieri, non solo in occasione di Time Zone.<br /><br />Dopo l'autunno arriverà l'inverno, e con esso l'inizio di una campagna elettorale che si annuncia disastrosa e triste, e che probabilmente vedrà riconsegnare la città ad uno dei personaggi più sordidi e indegni che io riesca ad immaginare. Il che, dato il "sentiment" del paese, non sarebbe poi così strano, ma fa doppiamente rabbia perchè qui ad essere sconfitta non sarà una sinistra impresentabile come alle politiche, ma un <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Emiliano">sindaco</a> che tanto è riuscito ad ottenere per questa città. In ogni caso spero di riuscire a contribuire, anche in minima parte, ad una campagna elettorale che sento come fondamentale per il futuro. Se perdiamo anche la Puglia non c'è davvero più speranza. E vorrà dire che ci meritiamo gente come Fitto che ha la faccia di dichiarare pubblicamente cose come "Berlusconi è un grande uomo di stato, ha anche portato la pioggia a Bari". E senza alcun sorriso ironico sul volto. Lo ha detto con la sua solita faccia da saputello del cazzo.<br /><br />Per concludere lunedì parto per Milano per un colloquio. E mercoledì per Galway alla ricerca della felicità. Io quando avevo vent'anni partivo per <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Leicester">Leicester</a>. Alla ricerca fondamentalmente della stessa cosa.<br /><br /><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/tch0eZbjrM8&hl=en&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/tch0eZbjrM8&hl=en&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-79282918346398104382008-09-11T18:43:00.003+02:002008-09-11T18:44:30.592+02:00Giuro di non averlo fatto apposta<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFXcV95MYSJrxPGd4Oho1DZfjZwUriJG-A5U0oEbF0r58b8P_D6BWvNEpqoH6yEqP8KoUzdyioYou-Qw1zOoNtGprSk2eHTLk7r_XbvzOz7Pps-2u2JQhhX8m7cpGm4sst3han/s1600-h/Immagine.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFXcV95MYSJrxPGd4Oho1DZfjZwUriJG-A5U0oEbF0r58b8P_D6BWvNEpqoH6yEqP8KoUzdyioYou-Qw1zOoNtGprSk2eHTLk7r_XbvzOz7Pps-2u2JQhhX8m7cpGm4sst3han/s400/Immagine.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5244805393969468834" border="0" /></a><br />Believe it or not...<br />(Cliccare per ingrandire)Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-51413467836764176532008-09-09T18:16:00.002+02:002008-09-09T18:52:45.838+02:00Da Paul McCartney ho imparato a cantare, da Ray Charles ad emozionare, da Dylan a dire quello che mi pare e dal poeta ad alleviar l'umanitàLucio Battisti è stato il più grande. Il più grande di tutti. Oggi, a 10 anni dalla scomparsa, sui principali media nazionali lo si ricorda ancora per quelle sue prime melodie un po' ingenue e naif. Per Balla Linda, Dieci Ragazze, Acqua Azzurra Acqua Chiara. Si parla di lui come un autore di canzoni semplici e immediate. Cosa che Battisti fu, ma per un limitatissimo periodo della sua carriera, gli esordi dal 1966 al 1970.<br />Perchè poi diventò sopratutto autore di dischi immensi, complessi e stratificati, dal suono indissolubilmente rock. Il terzetto Umanamente Uomo: Il sogno, Il nostro canto libero e Il nostro caro angelo sono dischi che ascoltati oggi suonano quasi "indie". Breve e passeggero fu l'unico periodo di appannamento di Battisti, dal '76 all' 82, con dischi decisamente poco riusciti (un paio, Io tu noi tutti '77 ed Eh già '82, addirittura brutti), a cui seguì una nuova e ricchissima fase creativa, con i 5 dischi bianchi: Don Giovanni, L'Apparenza, La sposa occidentale, CSAR ed Hegel.<br />Ancora oggi, quando sento parlare di Battisti come semplice autore di canzoni penso che quello sia il torto più grande che gli si possa fare. E invece l'invito che vi faccio è quello di ascoltare per intero uno qualunque dei dischi citati in questo post, per capire quella che fu la grande coerenza e ricerca musicale del più grande: Lucio Battisti.<br /><br /><br /><object width="425" height="114"><br /><param name="movie" value="http://songza.com/e/listen"><br /><embed src="http://songza.com/e/listen" type="application/x-shockwave-flash" flashvars="zName=Lucio%20Battisti%20-%20%20La%20voce%20del%20viso%20%281994%29&zId=a2r3-NaU0TRuHVxo&zAutostart=false&zType=flv" width="425" height="114"></embed><br /></object>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-59735250887092521742008-09-06T19:51:00.003+02:002008-09-07T16:51:24.332+02:00IlluminazioniIo non desidero abbastanza fortemente. E' questo il mio principale ostacolo alla felicità.Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-18645892590252249882008-09-03T09:17:00.005+02:002008-09-03T09:28:56.303+02:00Simmetrie<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvvaTqE2yaHQ9_FNEu55s0mm5N24LtQ9OZ9Jz9ICPgPc6_tw_DfoobCjcGeSsGLmZIYsg1ZF6SBAe0Y25L2qYjMoeg6t_fL33nWIxrEegsGvzfxcgBv5D5Ml2U55EGsFhe910A/s1600-h/Immagine.JPG"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvvaTqE2yaHQ9_FNEu55s0mm5N24LtQ9OZ9Jz9ICPgPc6_tw_DfoobCjcGeSsGLmZIYsg1ZF6SBAe0Y25L2qYjMoeg6t_fL33nWIxrEegsGvzfxcgBv5D5Ml2U55EGsFhe910A/s320/Immagine.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5241691658097260162" border="0" /></a>Ho sempre adorato le simmetrie, le coincidenze, gli incroci di eventi.<br />Ma questo frammento di homepage del corriere è semplicemente splendido, neanche se l'avessero fatto volontariamente sarebbero riusciti a creare un tale capolavoro.Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-88392437786504632182008-09-02T09:58:00.002+02:002008-09-02T11:49:46.698+02:00A voi capire se lo linko per Vasco Brondi o per la meravigliosa rossa che effettua l'intervista<a href="http://www.allmusic.tv/allmusic/videogallery?idVideogallery=616">qui</a><br /><br />(Ho tolto l'embedding dietro suggerimento del più noto lettore di questo blog)Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-70105868823358070872008-08-30T13:50:00.004+02:002008-09-02T11:50:22.989+02:00You may say I'm a dreamerKrapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-25185585.post-57318913295596314352008-08-28T14:53:00.003+02:002008-08-28T15:06:56.817+02:00You'll never have friends like you did when you were young<p> Capita alle volte di ritrovarsi davanti al libro di cui si avrebbe bisogno, che parla di tutto quello che ti gira per la testa in quel periodo della tua vita.<br />Così è stato per me per "Circolo Chiuso", il seguito del bellissimo "La Banda dei Brocchi".<br />Il romanzo si dipana su due temi principali, il primo è quello della "Grande Storia", che travolge le vite private di tutti i protagonisti, e il secondo è il tema dell'impossibilità di dimenticare la propria adolescenza, i dolori e gli entusiasmi dell'epoca, nonostante si sia diventati adulti (di successo, falliti, felici o infelici che sia). E ancora una volta ci si trova terribilmente addolorati per come la storia si accanisca sui personaggi più buoni e adorabili (Steve, per cui credo Coe provi un gusto sadico a fargli succedere le peggiori cose verso la fine di ogni romanzo), e premi i più spregevoli.<br />Il romanzo si conclude in un tono quasi apocalittico, con la paura della fine del mondo evidente nelle ultime righe, nonostante il clima di intima serenità della nascita dell'amore tra Patrick e Sophie. Ma anche la Banda dei Brocchi si concludeva nella stessa maniera, eppure nessuna delle promesse della giovinezza si è poi avverata nei vent'anni successivi. </p><p> Claire, Philip, Doug, Benjamin mi mancherete. Ci si rivede tra vent'anni, quando Coe descriverà la vostra terza età. </p> "And I miss Tara and Melissa, Allen and John.<br />And you'll never have friends like you did when you were young."<br />The Elected - Greetings In Braille<br /><br /><embed src="http://static.boomp3.com/player.swf?song=c0ffesfw4_j" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" allowscriptaccess="always" width="200" align="middle" height="20"></embed><a style="font-size: 9px; color: rgb(204, 204, 204); letter-spacing: -1px; text-decoration: none;" target="_blank" href="http://boomp3.com/listen/c0ffesfw4_j/greetings-in-braille">Boomp3.com</a>Krapphttp://www.blogger.com/profile/15968326164231643129noreply@blogger.com6