Dopo sei mesi che sono tornato a Bari oramai riconosco i volti fissi presenti ai concerti, di alcuni pur senza averci mai parlato conosco anche pezzi di storie personali raccolti nei momenti di attesa. Giovedì l'occasione era il concerto degli A Toys Orchestra, band di Salerno di cui avevo già adorato il precedente Cuckoo Boohoo, e che avevo visto in concerto quando avevano aperto per i Baustelle un paio di anni fa a Bari. Allora l'impressione fu ottima, le canzoni erano decisamente interessanti e la band riuscì a reggere il confronto con i più esperti compagni di palco. Stavolta i protagonisti erano loro, la band è cresciuta, "Techicolors Dreams" è un disco sicuramente più maturo e difficile del precedente, questi ragazzi vivono un esaltante momento in cui praticamente tutta la critica parla bene del loro lavoro. Non ricordo nel dettaglio la scaletta del concerto, ma di aver pensato che Queen of the borderline è una canzone che merita gloria eterna si. E poco importa se il dio della musica ultimamente ce l'ha con me e decide di interrompere bruscamente il concerto per via di un blackout, è stato un ottimo antipasto in vista del bis a Giovinazzo, e in ogni caso visioni di questo calibro sono sempre benvenute sui palchi dell'indie italico

Commenti

Numero 6 ha detto…
Pfui, l'ho scritto mesi fa che la bassita degli ATO è bona, qui servono notizie fresche.
Krapp ha detto…
Quando riesco a trovare la bassista bona che cerco per la mia cover band dei Pumpkins sarai il primo ad esserne informato :P

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